Carissimi fratelli e sorelle, è di questa mattina l’annuncio con il quale S. Ecc. Mons. Filippo Santoro ha voluto provvedere alla nomina di un nuovo parroco per la comunità parrocchiale di Regina Mundi in Martina Franca.
Egli ha chiesto a me di assumere questo impegno, in quella che è stata la comunità nella quale ho consolidato la mia risposta alla volontà di Dio che mi vuole suo presbitero.
E’ per me un gesto di gratitudine tornare in quella realtà raccogliendo l’eredità del parroco, don Raffaele Pepe, che mi ha cresciuto e grazie al quale ho potuto maturare e diventare quello che oggi sono. Egli avrà la pazienza di sopportarmi e di supportarmi.
Conseguentemente, l’Arcivescovo ha pensato di dare una nuova guida alla nostra parrocchia, un amministratore parrocchiale con funzioni di parroco (come iniziai anche io nel 2008), individuandola fra gli amici della nostra comunità: il caro don Francesco Tenna. Nella nostra chiesa ha vissuto la sua preparazione al diaconato e successivamente il presbiterato, celebrando il 29 dicembre del 2016 la sua prima messa nella nostra comunità e restando come vicario parrocchiale. Siamo molto grati allo Spirito Santo per aver ispirato il nostro Arcivescovo.
A don Francesco il mio più sincero augurio, certo che continuerà ad amare questa comunità come già in passato ha avuto modo di fare. Insieme a don Luisantonio, che continuerà a collaborare con lui, saprà trarre dalle vostre vite cose “cose nuove e cose antiche” Mt 13,52
A tutti voi chiedo di manifestare sin da subito il vostro sostegno e il vostro incoraggiamento a don Francesco che l’Arcivescovo ha voluto inviarvi come segno di unità alla sua persona e alla Chiesa diocesana di cui siamo tutti parte.
Una sola Chiesa un solo Pastore, Cristo Signore!
Anche se è vero che dopo diciassette anni vissuti insieme è difficile salutarsi, il nostro non vuole essere un addio e non può, non deve rivestirsi di tristezza, proprio perché rimaniamo uniti nella preghiera e soprattutto negli intenti di voler contribuire a realizzare la Chiesa di Cristo come cammino di unità e di santità per tutti gli uomini e le donne.
Lo Spirito Santo ci darà le opportunità di rincontrarci, in diverse occasioni.
Dopo questi anni trascorsi con voi, sento la necessità di ringraziare tutti coloro che con pazienza e abnegazione hanno collaborato tra loro, fianco a fianco, non con me, non per me ma insieme, come una vera comunità per realizzare il bellissimo disegno di comunione che lo Spirito Santo traccia in questo territorio.
Avete avuto la pazienza di sopportare le mie decisioni, avete avuto l’incoscienza di abbracciare alcuni sogni che grazie all’operato di molti sono divenuti realtà, avete avuto nel tempo la determinazione per sopravvivere ai cambi dei numerosi sacerdoti che nel frattempo si sono avvicendati. Tutto questo per me è segno che in molti di voi è forte quella identità comunitaria che vi fa assaporare la presenza di Cristo, unico punto di riferimento che in qualsiasi angolo della terra e in qualsiasi tempo, non verrà mai meno.
Nell’attesa di poter accogliere don Francesco a settembre prossimo, vi benedico e vi assicuro il ricordo nella mia preghiera. E quando non reggerete il caldo afoso di Taranto e cercherete un po’ di frescura, così come molti di voi siete soliti fare, potrete trovare riparo presso la comunità parrocchiale di Regina Mundi dove, oltre alla chiesa parrocchiale, potrete visitare altre due chiesette: la seconda, dedicata all’Arcangelo San Michele e la terza alla Madonna di Loreto a cui siamo molto legati.
In questi anni con il vostro grande contributo abbiamo potuto terminare il pagamento del mutuo originario per la costruzione della chiesa, ne abbiamo stipulati altri per le opere parrocchiali che sono ancora in essere, abbiamo potuto realizzare tante realtà aggregative, occasioni di profonda spiritualità tra le quali spiccano: le nostre feste di Pentecoste, la peregrinatio della Madonna di Loreto,
le nostre iniziative caritative, il sostegno in Burundi, il banco farmaceutico, le raccolte viveri e, in ultimo in ordine di tempo, da pochi giorni l’ennesima iniziativa dei nostri infaticabili volontari della Caritas parrocchiale che attualmente ogni giorno stanno recuperando gli alimenti freschi dall’Eurospin (che altrimenti sarebbero mandati al macero per delle semplici imperfezioni), redistribuendoli alle famiglie che assistiamo.
Le sacre rappresentazioni della Passione di Cristo, i nostri altari della reposizione e i presepi; i numerosi pellegrinaggi e la partecipazione con i nostri giovani alle Giornate Mondiali delle Gioventù a Colonia, Sidney, Madrid, Rio De Janeiro. Il GREST che da anni offriamo ai nostri bambini e ragazzi al termine della scuola; il nostro circolo oratorio anspi che vi chiedo di continuare a sostenere, se possibile anche con il 5×1000 per darvi l’opportunità di realizzare altre attività in luoghi che siano a disposizione del nostro territorio; la Phoenix, nostra scuola calcio.
Inoltre, la realizzazione delle aree esterne con il campetto di calcio; il centro giovanile nel quale ultimamente abbiamo visto la nascita della sala “Santa Cecilia” per la musica; non dimentichiamo le tante iniziative correlate tra cui i corsi di balli di gruppo e di pilates, di musica, di pittura e tanto altro; infine ma non meno importante, il teatro con le numerose rassegne in vernacolo ed in lingua. Non posso dimenticare il cammino ordinario, missione principale della Chiesa, le catechesi, i percorsi di iniziazione cristiana per i fanciulli, l’accompagnamento dei nubendi, la generosa chiamata al sacerdozio che Dio ha voluto generare e far crescere tra i figli di questa comunità (un abbraccio ai due seminaristi che continuiamo ad accompagnare con la nostra preghiera), l’amministrazione dei sacramenti che ho avuto l’onore e il privilegio di potervi amministrare, i gruppi i movimenti e le associazioni ecclesiali che con pluralità d’intenti e diversità di carismi incidono sui percorsi formativi e spirituali di molti tra noi;
la vicinanza nei percorsi di malattia e il sostegno reciproco che ci siamo dati nell’affrontare la morte delle nostre persone care. Consentitemi di ricordarne alcuni in modo particolare: tutti coloro che il Signore ha voluto chiamare a se prematuramente, i bambini e ragazzi a cui abbiamo dovuto dare il nostro saluto carico di dolore ma anche di tanta speranza, i nostri pionieri che hanno contribuito ad edificare il tessuto sociale ed umano di questo nostro territorio che ci hanno preceduti nel regno di Dio; desidero per dovere di riconoscenza ricordare alcuni collaboratori che mi hanno assistito, ispirato e che, sono certo, continuano a vegliare su di noi: tra questi Liliana Pasquali, cofondatrice della nostra parrocchia, il sorridente Enzo Palomba, il mite e generoso Renato Di Pierri, i dolcissimi coniugi Michele e Fedora Romano e tanti altri che nel nascondimento e nella meravigliosa semplicità di vita hanno dato testimonianza della loro fede solida e robusta, “radicati e piantati” come alberi la cui presenza al cospetto del Padre è per noi medicamento e sostegno.
Non saremmo riusciti a realizzare tanto senza l’apporto dei singoli componenti con le diverse passioni e carismi, senso di responsabilità e con il desiderio di voler far parte di qualcosa che vada oltre il singolo interesse dell’individuo, divenendo concittadini di questo territorio e ancor di più del Regno di Dio;
Infine desidero affidarvi un luogo tra tutti a cui sono molto legato, il Giardino Biblico dove immagino ciascuno di noi rappresentato nelle varie piante, ognuno diverso dall’altro, con frutti diversi e con tempi di crescita diversi, ma tutti uniti all’ombra dell’albero della Croce.
Grato di essere vostro
don Martino